Liberare il destino
volto d'iride
di pupilla corpo
lamenta uno sguardo
di rara cerimonia
vissuta per gioco
distratta a meditare
il suo capriccio
sovente ascoltato
come preghiera
dal mondo
in nervoso silenzio
verso il futuro
di domande
corrisposto.
Questa mia poesia vuole essere un invito a riflettere sul destino, coltre della libertà, espressione dell'inganno continuo della nostra esistenza.
Il destino affascina l'assenza di presente e di luce che getta ombra sulla mente che, vorace di illusioni, esalta ed enfatizza il cammino già segnato.
Il mondo si ribellerà al suo mondo?
Sì e no. Forse.
L'apocalisse è fugace, il martirio dolce e la parabola uno spreco.
Se si vedesse la realtà finiremmo per innamorarcene, e continueremo a non vederla.
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