lunedì 9 marzo 2015

Così

Certe volte vorrei abbandonarmi nell'infinito, con un eccesso di irrazionalità, a scrutare le stelle e il loro bagliore folgorante. Sono solo un granello di sabbia calpestato dal destino, ma amo l'oceano e il suo muto silenzio, in attesa di un orgasmo di rumori che è lo spazio più recondito.
L'attesa mi snerva, mi sfibra, ma a volte mi fa assaporare l'entità che ho davanti, attendo anche le parole, che riescano a descrivere quello che ho dentro.
Ora mi sembra tutto ovattato, ma l'esperienza mi saprà indicare la strada giusta da seguire, non che ne abbia seguite molte, sono indeciso e insicuro ma ho sempre con me le mie certezze, che sono la famiglia e gli amici.
A volte tendo a nascondermi per paura del giudizio degli altri, ma chi sono questi altri?
Mai abbassare la testa se non per accarezzare un bel gatto (sì sono un amante di gatti) ma anche per cercare un quadrifoglio per essere finalmente fortunati.
Queste giornate spariscono in fretta, sarà la convalescenza..
Vi posto un video carino che parla della lontananza e, manco a farlo apposta, dell'attesa.



Nessun commento:

Posta un commento